Marcatura degli oggetti in metallo prezioso

Gli oggetti prodotti in lega di metallo prezioso (platino, palladio, oro e argento) devono essere marcati in modo che il mercato e il consumatore abbiano tutte le informazioni relative al metallo prezioso prevalente utilizzato nella lega e al relativo titolo, espresso in millesimi. La marcatura dovrà indicare anche il soggetto responsabile dell’immissione sul mercato dell’oggetto, cioè dovrà individuare il responsabile della fabbricazione o dell’importazione dell’oggetto. Alla marcatura legale obbligatoria, cioè al marchio di identificazione e al marchio del titolo della lega, possono essere aggiunte, previa comunicazione e deposito, ulteriori marcature che identificano l’impresa produttrice e/o distributrice. Quindi, a conclusione del processo produttivo, l’oggetto in metallo prezioso è marcato, sotto la responsabilità  del fabbricante o dell’importatore, con il marchio di identificazione, con il marchio del titolo della lega e con le, eventuali, ulteriori marcature di identificazione. Le marcature sono segnate sull’oggetto mediante la punzonatura meccanica o mediante l’impressione laser. Dopo la marcatura gli oggetti in metallo prezioso possono essere legalmente immessi nel mercato.
Allestimento dei sistemi di marcatura
L’impresa che abbia già ottenuto dalla Camera di Commercio l’iscrizione nel Registro degli Assegnatari e l’attribuzione del marchio di identificazione dei metalli preziosi dovrà richiedere alla stessa Camera di allestire i sistemi di marcatura, meccanici e/o laser, degli oggetti prodotti.
I marchi di identificazione e del titolo hanno le seguenti caratteristiche:

marchio FE

marchio orafo

marchio orafo

La marcatura meccanica degli oggetti in metallo prezioso è realizzata con punzoni d’acciaio costruiti nel formato indicato dal DPR 150/2002.

I punzoni con il marchio di identificazione sono ricavati dalle matrici in custodia presso l'Ufficio Vigilanza sul mercato mentre i punzoni con il marchio del titolo, purchè conformi alle norme, sono liberamente reperibili nel mercato.

 

Procedura per ottenere l'allestimento dei punzoni con il marchio di identificazione

La domanda di allestimento dei punzoni con il marchio di identificazione, in regola con l’imposta di bollo, è formulata dal legale rappresentante, o dal titolare, dell'impresa assegnataria del marchio su apposito modello predisposto dall'ufficio (modulo 8).

I punzoni saranno realizzati, presso l’officina scelta dal richiedente, a partire dalle matrici custodite dall’ufficio metrico e alla presenza del funzionario incaricato dalla Camera di Commercio.

Se il richiedente sceglie un’officina che ha sede fuori dal territorio provinciale di Ferrara la realizzazione dei punzoni si svolgerà alla presenza di un funzionario della Camera di commercio territorialmente competente, alla quale l’ufficio Vigilanza sul mercato avrà, preventivamente, recapitato le matrici  e copia della domanda di allestimento punzoni.

Per le operazioni di allestimento dei punzoni si applica la tariffa della Camera presso la quale i punzoni sono stati realizzati. Per la Camera di Ferrara la tariffa è di euro 27,00.

Completate le operazioni, le matrici e i punzoni realizzati saranno recapitati all’ufficio Vigilanza sul mercato di Ferrara che provvederà a conservare appropriatamente le matrici e a consegnare i punzoni richiesti al legale rappresentante dell'impresa, o al titolare, ovvero a persona munita di delega.

Nel registro degli assegnatari dei marchi di identificazione si annoterà il numero dei punzoni, il tipo, la grandezza e la data in cui sono stati richiesti e quella in cui sono stati ritirati.

 

Punzoni speciali

Nel caso in cui l’impresa assegnataria del marchio desideri realizzare dei punzoni in formato speciale, cioè diverso da quello normalizzato, o dei punzoni che consentano di apporre con una sola impressione sia il marchio di identificazione che quello del titolo, alla domanda di allestimento occorre allegare il disegno quotato dei punzoni stessi e dell'alloggiamento del dispositivo destinato a contenerli.

La marcatura laser prevede l’interazione di due dispositivi opportunamente collegati:

1. Il token USB

2. La marcatrice laser

Il token USB è una chiavetta USB dotata di un microprocessore e dotata di misure ed accorgimenti anti-intrusione.

Le impronte in essa custodite saranno firmate digitalmente dalla Camera competente e poi criptate.

Successivamente le impronte saranno accessibili, e quindi utilizzabili nel processo di marcatura, solo tramite l’inserimento di un codice di sblocco (PIN) in possesso dell’impresa assegnataria del token USB.

Il manuale utente del token USB è scaricabile all’indirizzo:

http://www.metrologialegale.unioncamere.it/upload/file/archi%20laser-%20Manuale%20utente%20Token%20USB.pdf

La marcatrice laser consiste in:

- un dispositivo di produzione del raggio laser

- un controller (normalmente un computer) che sovrintende a tutte le variabili che intervengono nel processo di marcatura laser quali direzione, intensità, velocità di movimento e diffusione del fascio laser finalizzata alla tipologia della superficie da marcare. Il controller, per quanto attiene agli aspetti grafici del processo, riguardanti l’immagine dell’impronta da apporre sull’oggetto, opera sulla base delle istruzioni contenute nel token USB.

Ad ogni token USB si potranno associare, previa dettagliata comunicazione, più marcatrici laser purché ciascuna marcatrice rispetti le specifiche tecniche dell’interazione marcatrice laser-token USB scaricabili all’indirizzo:

http://www.metrologialegale.unioncamere.it/upload/file/archi%20Laser%20-%20Specifiche%20per%20i%20produttori%20vers%201_7_2.pdf

L’imprinting, la raccolta della prima impronta della marcatrice laser

Il funzionario della Camera di Commercio si recherà nel luogo in cui sono ubicate le marcatrici laser abilitate all’utilizzo dei token USB, consegnerà i dispositivi e procederà, per ogni marcatrice laser,  a imprimere su una piastrina di metallo, fornita dalla Camera di Commercio, la prima impronta realizzata dal sistema marcatrice laser-token USB.

La prima impronta così raccolta sarà successivamente utilizzata dalla Camera di Commercio a supporto delle verifiche di autenticità dei marchi.

La marcatura laser

Dopo il deposito della prima impronta delle marcatrici laser può cominciare l'ordinaria attività di marcatura degli oggetti in metallo prezioso.

Sotto la responsabilità dell’assegnatario del marchio, il token USB verrà inserito nell’apposita porta del computer che pilota la marcatrice laser.

Il software della marcatrice laser, già aggiornato alle specifiche tecniche dell’interazione marcatrice laser-token USB, riconoscerà il token e sarà quindi in grado di interagire con lo stesso.

Il controller della marcatrice laser richiederà la digitazione del PIN del token per accedere ai file dei marchi da imprimere.

Le istruzioni operative sono scaricabili all’indirizzo:

http://www.mise.gov.it/images/stories/normativa/Marcatura_laser_Istruzioni_operative.pdf

Procedura per ottenere l'allestimento della marcatura laser dei metalli preziosi

Per ogni token USB, il legale rappresentante, o il titolare, dell'impresa assegnataria del marchio di identificazione dei metalli preziosi presenta la domanda di rilascio di token USB contenente i file delle impronte del proprio marchio identificativo nelle 5 grandezze stabilite.

Nella suddetta domanda, formulata su apposito modello predisposto dall'ufficio metrico (mod. 8 Laser D) e in regola con l’imposta di bollo, sarà anche specificato se il token USB richiesto dovrà contenere o meno i file delle impronte dei titoli legali.

Alla domanda saranno allegati:

1) il modulo, o i moduli, per l’associazione della marcatrice, o delle marcatrici, al Token USB (mod. 8 Laser A).

2) il modulo, debitamente firmato, sulle Condizioni Generali di Contratto per il rilascio del Token USB e sull’Informativa del Trattamento dei Dati Personali (mod. 8 Laser C);

3) il versamento dei diritti di segreteria per la marcatura laser dei  metalli preziosi su IBAN IT59D0306913098100000300001 intestato a CCIAA di Ferrara - causale: marcatura laser metalli preziosi

( l’importo da pagare si compone di Euro 70,00 dovuti per diritti di segreteria per il rilascio di ciascun token USB e di Euro 155,00 per diritti di segreteria dovuti per la prima attivazione del servizio di tecnologia laser. Entrambi i diritti sono fissati in via provvisoria,  salvo conguaglio, con nota Ministeriale prot. 82934 del 23/03/2016)

N.B.

Il diritto di segreteria per il servizio di tecnologia laser è dovuto dall’assegnatario per ogni anno solare e deve essere versato al momento della presentazione del Modulo per il rilascio del Token USB.

Entro il 31 dicembre di ogni anno dovrà essere effettuato il pagamento del diritto di segreteria di Euro 77,00 per il rinnovo dell’utilizzo del dispositivo per l’anno solare successivo.

In caso di mancato pagamento, a decorrere dal 31 gennaio successivo alla scadenza, il Token USB cesserà di funzionare finché l’Utente non ottemperi all’obbligo di pagamento del diritto di segreteria per il rinnovo e non riattivi il Token USB secondo le procedure stabilite.

 

Ultima modifica
Mar 18 Lug, 2023