Bando Voucher Digitali
Chiuso
Scade
ID
23VD

Bando Voucher digitali I4.0 - Anno 2023

Pubblicata anche la seconda graduatoria delle domande ammesse.

Sono state definite la prima e la seconda graduatoria delle domande ammesse e i relativi contributi assegnati.

ACCEDI ALLA GRADUATORIA DELLE DOMANDE AMMESSE - SESSIONE 1

ACCEDI ALLA GRADUATORIA DELLE DOMANDE AMMESSE - SESSIONE 2

L'erogazione del contributo avverrà solo dopo la regolarizzazione delle fatture candidate ai fini CUP. 
Leggere attentamente le istruzioni nel box a fondo pagina.

Continua l'impegno della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna nel sostenere le Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori, localizzate nelle province di Ferrara o di Ravenna, che investono nelle nuove tecnologie digitali, nell'ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0 e dell'iniziativa strategica di Sistema "La doppia transizione digitale ed ecologica".

Il fondo stanziato per il 2023 ammonta complessivamente a 480.000 euro.
Il contributo massimo erogabile per ogni impresa è di 5.000 euro, oltre ad eventuali premialità previste dal bando.
L'investimento minimo previsto è pari a 2.000 euro.
L'intensità del contributo è pari al 50% delle spese sostenute e ammesse.

Le novità dell'edizione 2023:

  • la domanda di contributo va presentata solo se il progetto è già realizzato e concluso e se si è in possesso di tutti i documenti di spesa, già pagati;
  • le fatture ammissibili potranno essere datate dall' 1 gennaio 2023 sino al giorno di presentazione della domanda;
  • non potranno presentare domanda le imprese che hanno già beneficiato del contributo sulle edizioni 2021 e 2022 del Bando Voucher digitali I4.0

La domanda va presentata esclusivamente in modalità telematica, tramite la piattaforma Web Telemaco, con firma digitale del titolare o del legale rappresentante dell'impresa richiedente.

Il bando sarà aperto dal 20 ottobre al 20 novembre 2023.

Per maggiori informazioni »
Bando Voucher Digitali  I4.0 - anno 2023 »

 

Aggiornamenti successivi alla pubblicazione
Data

INTEGRAZIONE CODICE CUP SULLE FATTURE
A partire dal 1° giugno 2023,  tutte le fatture relative all'acquisizione di beni e servizi oggetto di incentivi pubblici erogati da una Pubblica Amministrazione devono contenere il Codice Unico di Progetto (CUP). I soggetti beneficiari dei contributi di questo bando dovranno quindi provvedere ad integrare il codice CUP assegnato (riportato nella terzultima colonna della graduatoria) sulle fatture emesse dopo il 1° giugno 2023, secondo le modalità previste dalle recenti normative e qui riepilogate:

Fatture cartacee: dovranno essere regolarizzate mediante l’apposizione del CUP assegnato sull’originale, sia di acconto che di saldo, con scrittura indelebile;
Fatture elettroniche: la fattura elettronica potrà essere regolarizzata alternativamente secondo queste modalità:
>  mediante l’emissione di nota di credito, a cura del fornitore,  volta ad annullare il titolo di spesa non indicante il CUP e la successiva emissione di un nuovo titolo di spesa che preveda tale indicazione (solo nei casi in cui ci siano i tempi utili per farlo);
>>  mediante l'emissione di una autofattura di integrazione della fattura elettronica, da unire all'originale, a cura del destinatario della fattura, utilizzando il  codice "TD20" predisposto dall’Agenzia delle Entrate (si veda la guida alla compilazione delle fatture dell’Agenzia delle Entrate, cfr. pag. 10 e 16).
Nel caso di autofattura con "Tipo-Documento” “TD20”:
> nella sezione “Dati del cedente/prestatore” vanno inseriti quelli relativi al fornitore che avrebbe dovuto emettere la fattura corretta;
> nella sezione “Dati del cessionario/committente” vanno inseriti quelli relativi al soggetto che emette e trasmette via SdI il documento;
> nella sezione “Soggetto Emittente” va utilizzato il codice “CC” (cessionario/committente).
Fatture estere: in tutti i casi in cui il fornitore dei servizi sia un soggetto estero, la fattura potrà essere regolarizzata mediante l’apposizione del CUP sull’originale di ogni fattura cartacea, sia di acconto che di saldo, con scrittura indelebile, anche mediante l’utilizzo di un apposito timbro, nonché nell’oggetto o nel campo note della relativa comunicazione trasmessa all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento della fattura estera (D.Lgs. n. 127/2015, articolo 1, comma 3bis, lett. b) se applicabile e se previsto dalla normativa in relazione alla tipologia di acquisto.

Si sottolinea, infine, che l’obbligo di indicazione del CUP in fattura  non è una regolarizzazione della fattura a fini fiscali e contabili ma mera integrazione e, dunque, restano inalterati tutti i dati della fattura originaria, senza alcuna conseguenza sugli adempimenti fiscali. In caso di regolarizzazione mediante riemissione del titolo di spesa, qualora lo stesso sia stato già pagato, dovrà essere allegata la fattura originale unitamente alla nota di credito e al nuovo titolo di spesa.

Le fatture così integrate dovranno essere inviate, in formato pdf, via pec a cciaa@pec.fera.camcom.it, specificando nell'oggetto "23VD - <Nome Impresa> - Invio fatture regolarizzate CUP" entro il termine indicato nella comunicazione PEC di ammissione.

Riferimenti normativi:
- art. 5 commi 6 e 7 del D.L. n. 13/23, convertito con modificazioni con L. 41/2023;
- Circolare chiarimenti dell'Agenzia delle entrate n. 14/E del 2019.