Comunicato Stampa

Comunicato Stampa n. 37 - OSSERVATORIO DELL’ECONOMIA FERRARA 2° trimestre 2024

Govoni: “Il costante aggiornamento delle analisi sulle condizioni dell’economia ferrarese è cruciale per contribuire a disegnare e suggerire le misure più appropriate di policy, che indirizzino verso una maggiore crescita economica”
FERRARA: MENO DEBOLE L’INDUSTRIA, AUMENTA L’EXPORT, MA SOLO PER LE IMPRESE PIU’ GRANDI.
STABILI LE VENDITE E ANCORA SEGNO POSITIVO PER LE COSTRUZIONI
CRESCE LA STIMA DEL VALORE AGGIUNTO: +1,2%

Tra luci ed ombre il ritmo di espansione dell’economia ferrarese: meno debole l’Industria manifatturiera che, pur registrando un calo della produzione (-3,2%), con la fiducia delle imprese che perde però ulteriore terreno, rallenta la caduta rispetto al primo trimestre (-5,4%). Soffre l’Artigianato, che evidenzia una riduzione di ordini del -4,0%, a fronte di una media dell’intero settore manifatturiero del -2,8%. Tra gli indicatori rilevati dalla Camera di commercio, il risultato peggiore proviene dalle vendite all’estero riferito alle imprese manifatturiere fino a 500 dipendenti (-5,8%, contrazione che raggiunge quasi il -10% tra le imprese artigiane). Segno positivo per le Costruzioni che, rispetto ai mesi precedenti, segnati dall’esaurimento dell’effetto “superbonus”, registra un’inversione di tendenza con un aumento tendenziale del +2,0%. Stabile il Commercio al dettaglio, caratterizzato da lievi andamenti positivi che coinvolgono solo la grande distribuzione. Dopo undici trimestri in crescita, rallenta la spesa delle famiglie e, dunque frenano i consumi. In crescita i dati delle esportazioni ferraresi diffusi da Istat (+2,3%), che includono le vendite all’estero delle imprese di maggiore dimensione. Il valore al 30 giugno ammonta a quasi 1,35 miliardi di euro e, considerando solo i mesi primaverili, sono state esportate merci per più di 677 milioni di euro, pari ad un +0,8% rispetto al trimestre precedente. In termini nominali, l’ammontare risulta superiore ai valori corrispondenti allo stesso trimestre degli anni antecedenti, fatta eccezione per gli anni 2018 e 2022. Questi i dati principali diffusi il 19 settembre dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara Ravenna.

Il costante aggiornamento delle analisi sulle condizioni dell’economia ferrarese è cruciale per contribuire a disegnare e suggerire le misure più appropriate di policy, che indirizzino verso una maggiore crescita economica. Occorre agevolare chi investe, le imprese non si tirano indietro ma hanno bisogno di orizzonti di medio periodo”. Così Paolo Govoni, vice presidente della Camera di commercio, che ha aggiunto: “Il lavoro resta la vera priorità, per questo l’impegno degli imprenditori a rendere più forti le loro aziende, a investire, a cercare nuovi mercati, a innovare, a migliorare l’impatto con l’ambiente esterno, è altamente prezioso. A creare il lavoro sono anzitutto le imprese e compito di chi riveste funzioni pubbliche è rendere più agevole la loro positiva attività e più favorevoli le ricadute sociali dei risultati economici”.

Tornando all’indagine della Camera di commercio, i dati del Registro delle Imprese riferiti al secondo trimestre dell’anno rilevano meno chiusure aziendali, a fronte di un maggior numero di nuove attività con un saldo positivo per le imprese ferraresi di +161 unità. Al 31 agosto di quest’anno, lo stock complessivo delle imprese registrate in provincia di Ferrara, al netto delle cancellazioni d’ufficio, si attesta sulle 32.092 unità. Crescono, in particolare, le unità locali di imprese con sede fuori provincia. Il valore aggiunto ferrarese, infine, secondo gli scenari delle economie locali realizzati da Prometeia, potrebbe, per il 2024, andare oltre il +1,2%.

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